

si sta perpetrando l'ennesimo duello all'ultimo sangue tra politica e magistratura. E non c'è da meravigliarsi se questa volta è il turno del cs. Non c'è da meravigliarsi perchè abbiamo preso atto da tempo che l'ingerenza dei magistrati dà fastidio a tutti i politici, è scomoda, fa dormire male, come su un letto di chiodi. E non dipende dalla colpevolezza o meno del politico indagato, ma piuttosto dalla faciloneria e dall'arroganza con la quale i politici intendono il loro mestiere, ritenendosi intoccabili a priori, per natura...
E quando vengono toccati è come se prendessero la scossa elettrica e cominciano ad agire in modo scomposto, insensato.
Io sono tra quelli delusi per il comportamento di Mastella e di D'Alema, avendo votato per loro, e non tanto perchè sia convinta della gravità delle loro colpe, anzi fino a mo non ne sono convinta per niente, ma per il metodo che hanno adottato nel difendersi dalle manovre giudiziarie fatte nei loro confronti. Si sono comportati nè più nè meno come i loro ben più temibili predecessori e hanno cancellato le differenze di metodo e di stile che pensavamo ci fossero. Avrebbero potuto tranquillamente far andare avanti l'iter burocratico e difendersi in maniera normale, come ogni altro cittadino. Evidentemente nemmeno loro riescono a resistere alla tentazione di strafare e di abusare del loro potere.
E questa certo è una conclusione che brucia, indipendentemente dalla colpevolezza o meno dei soggetti in questione.
E fu così che la Clementina Forleo e il Dott. De Magistris arrivarono alle vette nazionali delle trasmissioni più scottanti, quelle dove non si hanno peli sulla lingua, che non hanno riguardo per nessuno. E una volta presi in mano i microfoni della notorietà, chi li ferma più?
Essì perchè per la verità a me pure questi magistrati impazienti di ripulire gli scranni del Parlamento fanno un po' paura quando cominciano a galoppare il cavallo della celebrità, quando si mettono a strillare con aria da eroi le persecuzioni alle quali vengono sottoposti. La Forleo soprattutto con le sue uscite di piazza mi sembra un'ossessa e non la paladina di qualcosa. Il suo ego sovrabbonda, e anche la sua vanità mi sembra evidente. E mi ricorda altri magistrati rampanti. Se si ripensa a tutto il il caso di Mani Pulite, per esempio, ci si può ricordare che Di Pietro, il grande persecutore dei politici corrotti, era sempre in primo piano, rilasciava interviste, urlava e si dimenava e conquistava il cuore dei cittadini onesti. Colombo, Borrelli e molti altri restavano in secondo piano, lasciando campo libero al collega spericolato. Poi s'è visto come è andata a finire: Di Pietro sfruttando quella popolarità è diventato Ministro della Repubblica, i suoi colleghi sono andati in pensione da Magistrati...
E cè da scommettere che anche stavolta il finale sia scontato: fra qualche anno i magistrati rampanti cominceranno una bella carriera nella politica e i politici continueranno a fare quello che hanno sempre fatto, cioè ostacolare la giustizia.
2 commenti:
No maria non ci siamo proprio:questa non è notorietà.Questi non fanno uno show bisy. Uno perde il posto e viene trasferito e l'altra è minacciata e piange. Che dovrebbero fare stare zitti? Essere defilati come vorrebbe il potere di questi cialtroni? I media fanno un mestiere sporco e chi ci ha a che fare sembra sporcarsi, ma questa gente deve pure avere uno spazio.Non mi piace quello che dici e Di Pietro era uno che veniva dalla polizia era ed è uno terra terra e si vede e si sente. Non è il caso dei due magistrati in questione che provengono da famiglie di magistrati integerrime .Queste cose lasciale dire a D'Alema a mastella o a Fassino, per carità, non dirle anche tu.
Franco io penso che i pianti della Forleo siano la conseguenza del suo agire. Prima fa le affermazioni eclatanti e poi dice che gli altri hanno sbagliato a capire. Con questo nn voglio dire chee d'alema si sia comportato bene, anzi sono stata io a dire che aveva avuto un modo di fare da stronzo. Solo che, come ha detto oggi Colombo, magistrato che io ammiro tantissimo, ognuno deve prendersi le sue responsabilità e agire all'interno dei suoi limiti. Cosa che la Forleo mi pare non abbia fatto.
De Magistris è già diverso, agisce in un territorio che scotta, ma a quanto pare non si dà troppa cura nell'essere preciso pur sapendo benissimo che in Italia anche una virgola sposta processi, figuriamoci intercettazioni non autorizzate.
Certo se subiscono pressioni e minacce devono denunciarle, ma per favore non facciamo paragoni con il giudice Falcone o il giudice Borsellino, quelli la pelle ce l'hanno rimessa sul serio ed avevano a che fare con storie ben più gravi e pesanti.
Poi vedremo Frà, se questi nn saranno reclutati in qualche lista fra qualche anno.
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