A pochi giorni

di distanza l'uno dall'altro sono morti due giovanissimi attori americani: Heath Ledger e Brad Renfro. Il primo lo avevo visto nel famosissimo I segreti di Brokeback Mountain, dove aveva interpretato il ruolo del caw boy gay tormentato in modo eccellente. Il secondo lo conosco meno, ma avevo letto la sua tragica storia in occasione della sua morte prematura.
Quello che mi ha colpito molto leggendo la storia dei due attori è la somiglianza per molti aspetti della loro vita. Erano entrambi bellissimi e bravi interpreti, giovani promesse del cinema hollywoodiano, prossimi con tutta probabilità a entrare nell'olimpo degli Oscar. Ma erano pure entrambi assolutamente infelici, consumatori abituali di droghe e alcol, rosi da un mal di vivere che li coinvolgeva profondamente. Tanto profondamente da spingerli a una morte che ha il sapore del suicidio.
Nel mondo delle stelle di statura mondiale il mal di vivere è abbastanza frequente e contrariamente a quello che si potrebbe pensare molti di loro sono infelici, si sentono soli, non sopportano il peso del successo, odiano la vita.
Nel loro mondo molte vite disperate si somigliano e molte morti anche, tanto che viene da chiedersi perchè hanno scelto un destino più grande di loro se non avevano le risorse psicologiche per affrontarlo? Perchè non tornare indietro quando si capisce di non farcela più? Forse anche il tornare a una vita più normale ma anche molto più banale li atterrisce?