Raccolgo le provocazioni graditissime di moltitudini e di franco cuomo.
Partiamo proprio dal Saggio sulla lucidità
Io premetto che non ho letto il libro, ma conosco Saramago e i suoi scenari estremi.
Saramago mi ricorda alla lontana George Orwell, scrittori cioè che ipotizzano società oppresse che anelano alla libertà, ma che in definitiva restano prigioniere di un sistema di potere granitico, indistruttibile, che si ripropone sempre uguale, immutabile. Penso adesso a 1984 o alla Fattoria degli animali. Ma anche a Omaggio alla Catalogna, tutto sommato, dove gli eroi non vengono mai riconpensati ma finiscono o per restare stritolati dal potere o per diventare essi stessi parte del potere.
Voglio dire, la letteratura aiuta a capire, a conoscere, a spiegare e in un certo qual modo, anche a dare all'utopia il posto che le spetta, importante ma non assoluto: il destino dell'uomo è in un certo senso segnato, dopo le rivoluzioni la storia continua e non è detto che non si debba ricominciare daccapo, anzi.
E Orwel come Saramago ci insegnano soprattutto questo, direi.
Cmq torniamo al Saggio sulla lucidità
Saramago innanzitutto nel libro prevede un popolo unito che nella quasi totalità non si reca alle urne. Ecco il punto, il popolo unito del non voto.
In Italia non c'è un popolo unito che non va a votare. Anzi la metà del popolo non sta spettando altro che di votare il pdl. Ed è un popolo che non è fatto solo di casalinghe inebetite dalla tv spazzatura. E' soprattutto un popolo di imprenditori, professionisti, top manager, banchieri, affaristi(e mafiosi)che non sta aspettando altro che di ritornare a contare sulla complicità di un governo amico.
E, posto che oggi come oggi non riesco a vedere nemmeno l'ombra di una possibile rivoluzione, memmeno di quelle striscianti, sotterranee, silenziose, mi chiedo dove starebbero i presupposti per citare Saramago.
Torno sul non voto possibile, quello cioè circoscritto agli indecisi, agli scontenti, ai delusi. Una scelta rispettabile, certo, come la non partecipazione a un festino che non si condivide o un dire no alla teoria del meno peggio.
Il fatto è che io in Italia oggi non vedo un meno peggio. E il centrosinistra, o il pd, o quello che si profila per un futuro senza Berlusconi è il massimo che mi possa aspettare. Il meglio in assoluto.
E non si tratta nemmeno tanto di voto utile o inutile a ben vedere (come dice giustamente moltitudini), ma di avere delle idee e di metterle in pratica. Se si vede il binomio Veltroni-Binetti (binomio arbitrario e riduttivo, secondo me) omologabile a quello Berlusconi-Fini allora siamo su pianeti diversi in effetti. Io le differenze le vedo e sostanziali. Soprattutto per questo vado a votare.
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13 commenti:
perdonami..prima di intervenire sul merito del tuo post(mi sa che dovrò scriver tantissimo)..quale provocazione avrei lanciato??:O
"Di per sè, nemmeno un voto serve a nulla.
Uno può anche non votare semolicemente perchè non si riconosce in nessuno, e rifiuta di accettare la logica del meno peggio.
E' un voto..al contrario, insomma. Un..meno per tutti."
queste sono parole tue in risposta a un mio post
;-)
Condivido la scelta di andare a votare. Sulla platea di coloro che scelgono Berlusconi&company, ti invito a rileggere l' immortale Fantozzi, dove la Contessa Serpelloni Mazzanti Viendalmare, sul suo panfilo di 22 metri titolato "lotta continua", aveva a bordo il cuoco che votava liberale. Insomma, anche nelle elezioni passate, soprattutto quelle del 2001, molti operai hanno votato Forza Italia. Che significa? Siamo diventato un popolo di reazionari? Forse. Lo siamo, in realtà, sempre stati? Forse. Purtroppo, credo che la più lucida analisi l' abbia fatta Nanni Moretti ne " Il caimano", che non era un film su Berlusconi, ma sul Berlusconismo diventato dna degli italiani.
Beh sono molto vicino all'idea di Saramgo direi Maria no ;-)))?
A parte tutto, concordo con te che il duo di Cdx che hai nominato sia forse più pericoloso dell'altro ma un altro inquietante scenario secondo me si prospetta all'orizzonte: e se Veltroni e Berlusconi trovassero davvero un'intesa, se iniziassero a "tubare" allegramente insieme che succderebbe?
Siamo davvero sicuri che Veltroni abbia finito di organizzare il PD al suo interno?......
L'idea di Saramago è bella, ho letto il libro ed è molto bello. Del resto io amo questo scrittore. Ma il non voto oggi in Italia con la situazione che c'è... non so veramente mi sembra pericoloso: è dire che oltre ai partiti di sinistra sono spariti anche gli uomini e le donne di sinistra per Berluscono e company che saranno molto felici di questa scelta... Giulia
Io vorrei andare a votare, anzi VOGLIO, per non arrendermi di nuovo alla mostruosità. Ma il PD no, non ce la faccio. Sono stufa di tapparmi il naso.Sono stufa di dovermi pentire ancora una volta di averlo fatto. Aspetto, non so cosa, ma aspetto che la sinistra si faccia viva.E concordo con il gaffeur e con Moretti: Berlusconi ha rovinato il popolo italiano molto prima di scendere in campo. Li ha rincretiniti, inebetiti davanti alle sue televisioni.
ilgaffeur sta per diventarlo definitivamente purtroppo.
Se non ci diamo una mossa
daniele veltroni ha messo in piedi un progetto, non c'è solo la binetti nel pd, anche pensatori laici come diamanti e cacciari, tanto per dirne qlcn. Un laboratorio di idee insomma. Bollarlo come dependance del vaticano mi sembra affrettato come giudizio
giulia io la penso come te. Si fa solo un grande favore al cavaliere, a fini, a bossi, a borghezio, a calderoli, a dell'utri ecc ecc
anna il pd è l'unica chance che abbiamo per battere il cavaliere. Questo è il punto
dobbiamo pure noi avere la forza di decidere. Cmq non ci sto a vedere accomunati pd e pdl
per me sono 2 cose molto molto diverse.
Ah ok.
Al commento precedente.
Che dire..non so nemmeno se ha senso che io dica.
:)
Io non voto, o lo faccio di rado, da tempo.
Ho 33 anni, son maggiorenne dal 1992. Ho votato verdi alle prime elezioni, poi qualche volta in determinate condizioni specifiche.
E' chiaro che io parta da una posizione ideologica che nel confronto con chi è collocato su posizioni come le tue mi fa scontare un prezzo.
Poi in realtà io non sono affatto così sterilmente "ideologico"..e trovo anche "l'americansimo"all'amatriciana di Veltroni, la celebrazione della fine delle ideologie, la riduzione della propria identità ad un simbolo generico con il tricolore..una forma di ideologia.
Il non voto può tranquilamente esser una scelta ragionata- utile o non utile- tanto quanto il voto.
Questo secondo me è un punto su cui si può convenire tutti.
Poi si può non esser d'accordo sul merito che porta chicchessia a votare o non votare per questo o per quell'altro.
A chi invita a votare Veltroni in alternativa a Berlusconi, segnalo (perdona il cattivo gusto) questa cosa che scrissi qualche giorno fa.
http://moltitudini.splinder.com/post/15725145/SPIN+DOCTOR+-+che+avrei+fatto+
Di per sè, un voto dato a prescindere da un impegno di partecipazione quotidiana in qualcosa, è inutile quanto il non voto demagogico e qualcunquistico.
Io non posso votare PD per la visione che ha dei rapporti sociali ed economici. Dal mio - parziale e passibile di errore - punto di vista, non realmente alternativo a quello rappresentato dalla coalizione dele destre.
E' curioso come il partito di "centrosinistra" di questo paese sia il più centrista e moderato d'europa.
(non ci sarà solo la Binetti nel PD, ma anche la vicenda delle unioni civili al comune di roma mostra quale sia l'egemonia).
E' curioso poi che all'IDV si conceda l'apparentamento mentre a socialisti e radicali no.
Chissà come mai..;)
p.s. se fossi "come te", io voterei appunto radicali o socialisti.
In pogni caso, se "sinistra critica" presenterà le liste anche dalle mie parti, voterò loro, perchè se devo votare son gli unici che posso votare.
grassie dello spazio!
Parto dalle parole di Cacciari:
"...All'interno di tutti i partiti sulla faccia della terra c'è un certo grado di "politeismo" dei valori. Ma questo questo politeismo può essere "progettato" [..] Il pd è un partito in cui ci sono credenti e non credenti, laici e cattolici, come si usa malamente dire, ma non "per caso". A differenza di Forza Italia. Anche lì coabitano, ma appunto "per caso". Nel Partito democratico il dialogo deve apparire pensato e voluto. Se così avverà si sarà trattato di una vera, coraggiosa innovazione politica."
ecco io credo nella novità di questo progetto e credo nella capacità di Veltroni di arrivare a una sintesi atraverso il dialogo vero, e approdare alla relizzazione di un progetto.
Aldilà dell'americanismo di maniera che mi sembra quanto meno ininfluente nel discorso politico.
Rispetto alle unioni civili ne ho parlato spesso e chi mi conosce sa come la penso. E credo realisticamente che esse debbano passare attraverso un voto bipartisan, essenzialmente laico, ma anche per parte di quei cattolici che sui diritti delle persone hanno idee molto chiare.
E Credo che una spinta forte possa venire soprattutto dal pd se le energie saranno spese per progettare la sintesi dei "politeismi dei valori".
sinistra critica? no grazie
di sinistre già ce ne sono troppe
:-))
usa qui tutto lo spazio che vuoi ogni volta che lo vuoi.
ciao ciao
Spero che le idee che ha in testa Walter siano definite e praticabili, certo l'Italia non è preparata a queste elezioni, magari proprio per questo le cose potrebbero cambiare anche se sono molto scettico. Quanto hai ragione sull'elettorato di centro destra, e mi fa piacere che FI e AN si sono messe in una unica lista senza UDC, perchè questo rende più chiaro il fatto che Berlusca e FI ora PDL, son sempre stati una forza politica di destra senza se e senza ma. Le differenze? Le vedo e sostanziali, soprattutto per questo vado a votare anche io!!!
;-) duccio
la citazione a Saramago era una provocazione - come giustamente hai notato - e non farei quello che faccio se non ritenessi importante l'azione degli uomini sul mondo per cambiare in qualche modo la realtà:nonostante tutto ( quello che c'è stato), rimango filosoficamente parlando un marxiano.Preferisco però agire in prima persona e non delegare più ad altri, specialmente quando questi altri carpiscono la buona fede di chi ha dato a loro fiducia. In fondo, proprio perchè sono rimasto un marxiano pure un po' buddista, preferisco fare così: comincio a cambiare il mio mondo attraverso l'azione immediata...una faticaccia estrema credimi e poi è da una vita che sto all'opposizione
duccio mi fa piacere che stai bene.
Mi sto interessando molto al pd, voglio capire e mi sembra un progetto valido, almeno per come è stato concepito.
Speriamo che si possa vederlo realizzato, senò, sempre per dirla con cacciari, sarà l'ennesimo fallimento.
però tagliargli le gambe prima di tentare direi proprio di no
franco lo so bene quanta fatica ti costa
;-))
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