
Sabato sera il filosofo Gianni Vattimo è venuto a Piano di Sorrento per presentare il libro scritto a quattro mani con Piergiorgio Paterlini,"Non essere Dio".
Per la critica alla serata mi affido, come spesso faccio, a Franco Cuomo. Io voglio parlare della persona che ho conosciuto e che mi ha affascinato appena ha iniziato a parlare nella sala di Villa Fondi.
Per la critica alla serata mi affido, come spesso faccio, a Franco Cuomo. Io voglio parlare della persona che ho conosciuto e che mi ha affascinato appena ha iniziato a parlare nella sala di Villa Fondi.
Dopo la presentazione del libro, con Vattimo, Franco ed altri amici sbbiamo cenato in un ristorantino della costiera. Io e Vattimo ci siamo casualmente seduti spalla a spalla. Lui mi versava il vino con generosità, io gli davo pezzi del mio provolone. -Eh un poco lo prendo, ecco, di più non posso...vabè, un altro pochino, va". Era come stare a tavola con un vecchio amico e invece ero insieme a un genio della filosofia mondiale, di quelli che ti invidiano in tutto il mondo. E mentre mi diceva -Io ti dò del tu, perchè non so usare altri pronomi a tavola- pensavo che in quella testa ci sono tremila anni di filosofia studiata e rielaborata, che Vattimo è un patrimonio per l'umanità. Pensavo che un genio simile lo avrei custodito in una teca di cristallo, trasportato delicatamente in ogni dove usandogli tutte le cure amorevoli possibili, quelle che in genere si devono alle cose preziose. E mi sorprendeva che lui fosse là con noi e non si curasse per niente della sua sicurezza, e nemmeno il mondo se ne curasse. -Quando ho detto cosa pensavo su Israele alla Fiera del Libro di Torino, ho ricevuto delle minacce...- sussurrava quasi, Vattimo, ed io ho sentito una stretta al cuore. E' arrivato a Piano con la macchina di Arnaldo e insieme a Franco Cuomo, loro tre da soli... Ma come, mi chiedo, ha avuto delle minacce e non se ne preoccupa? Viaggia così, semplicemente, senza ansie? Certo è che è qui, da solo con noi, a cenare tranquillo. E a sentirlo parlare capisco che non dev'essere facile stargli dietro, proteggerlo, libero e richiestissimo com'è. Stasera ad esempio è qua e già domani alle cinque sarà a Napoli e poi la sera a Bari e poi dopo ancora chissà dove...
Lo guardo mentre cammina sotto il braccio di Franco dopo cena, col suo loden molto turin, un piede acciaccato, un po' zoppicante. Mi pare che abbia poco interesse al panorama notturno oscuro e bellissimo. E' stanco, ha voglia di andare a letto. Ma si lascia torturare per la foto di gruppo.
Ci siamo salutati con un bacio. -E' stato un grande onore e una grande emozione per me- gli ho detto quando ormai era ora di lasciarlo andare.
I suoi libri raccolgono la grandezza del genio immortale. Lui, Gianni Vattimo, lo conservano certo anche i cuori di quelli che lo accompagnano nei ristorantini in giro per il mondo.
7 commenti:
Grazie Mariad. Con questo post ci hai fatto conoscere un Uomo oltre ad un autore.
Beata te Maria........
E' un uomo molto alla mano... E' stato mio professore e ho imparato molto da lui... Giulia
Una serata indimenticabile, e da invidiare un po'.
daniele penso che l'uomo vada ben oltre quello di cui ho arlato io. Vattimo ha avuto una vita ricchissima e quello che ho raccontato io è solo un piccolissio aspetto della sua umanità.
anna si bellissima serata. Nel blog di franco c'è pure la mia foto. Sto tra il pubblico, seconda fila e sono la prima a sinistra
:)
giulia quella di averlo come professore deve essere stata una bellissima esperienza. E' un affabulatore che incanta e arricchisce tantissimo.
Sono un pò invidiosa...al di là della "caratura" intellettuale ho idea che sia un tipo proprio simpatico...
La mia stima per Vattimo (sia come politico, che sopratutto come filosofo) è elevatissima.
Ti stupirò, forse, tenendo conto della fama da irragionevole estremista che mi son guadagnato nel dialogare con te, ma pur comprendendone le ragioni e ovviamente condividendole, dal punto di vista del ragionamento di fondo, non sono troppo d'accordo con l'iniziativa di boicottaggio della fiera del libro.
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