domenica 6 aprile 2008

Ancora pochi giorni per riflettere

Io credo che nelle tre tipologie di astensionisti e scontenti/delusi indicate da Diamanti sulla Repubblica di oggi, siano da individuare le ragioni di una possibile sconfitta di Veltroni. Riconosco le motivazioni dello scontento e posso a pieno titolo riconoscermi in alcune delle ragioni che spiegano la necessità di un forte segnale di protesta. L'amarezza e la delusione sono deterrenti micidiali per chi aveva delle istanze precise, delle aspettative importanti, decisive per la qualità della propria vita. Penso ai diritti civili per esempio: sancire per legge l'acquisizione di alcuni principi fondamentali come la lotta all'omofobia e il riconoscimento senza tentennamenti delle coppie gay sotto l'aspetto legale e sociale, era uno dei precisi impegni del Governo Prodi. Penso anche alla legge sul conflitto di interessi che è rimasta incomprensibilmente inevasa. Il discorso su questi temi è stato solo iniziato dai prodiani, con i dico e i cus e con la riforma Gentiloni, ma mai completato e portato a termine.
Veltroni non ha dato dei segnali decisi di discontinuità su questi temi, tenendosi troppo alla larga da argomenti che avrebbero potuto mettere in allarme gli elettori moderati. E' sembrato tiepido e poco sensibile alle richieste di chi voleva garanzie e alcuni candidati del pd ci hanno pure messo del loro facendo dichiarazioni che avevano il sapore del clericalismo illiberale, addirittura omofobo e integralista, dimostrando irresponsabilità e incoerenza di fronte a un programma sottoscritto che diceva tutt'altro sul tema. Io riconisco queste ragioni, ripeto. Le condivido, lho già detto più volte.
Ciononostante a una settimana dal voto credo che sia importante fare delle valutazioni approfondite di fronte alla prospettive che si aprono nel nostro paese. Fra una settimana l'Italia cambierà volto in un senso o nell'altro. Io non posso fare a meno di pensare alle modalità della caduta del Governo Prodi, agli sputi, alla mortadella e champagne consumati in aula con gran dispregio per le alte Istituzioni dello Stato, al voto contro di personaggi dubbi e squallidi che hanno segato le gambe in tutte le discussioni serie facendo demagogia ed entrando in combutta con la controparte. Al mercato delle vacche intrapreso da Berlusconi il giorno dopo la vittoria dell'Unione. E non posso fare a meno di pensare a quello che succederebbe se tutti questi personaggi di infima qualità tornassero da vincitori a devastare il nostro paese con la loro volgarità, la loro protervia, lo scarsissimo senso dello Stato.
Noi italiani dimentichiamo tutto molto in fretta. Abbiamo dimenticato per esempio i cinque anni di governo Berlusconi, parliamo come se Prodi avesse governato per dieci anni invece che per un anno e mezzo. E siamo pronti a crocifiggere chi in realtà è stato segato dal primo giorno, deligittimato quasi della sua vittoria al grido del Grande Broglio elettorale.
Io direi che forse ora è il caso di fare mente locale su questo, di vedere la realtà che può caderci addosso dopo il 14 aprile che è molto più dura delle chiacchiere che oggi facciamo per rivendicare questo o quello, di sgombrare il campo da remore legittime ma autolesionistiche. E di tenere presente che se Veltroni dovesse vincere nessuno gli lascerà carta bianca su nulla. Veltroni sarà vagliato giorno per giorno, dovrà rendere conto delle sue azioni all'attento popolo dei diritti civili, dovrà vedersela con chi non è più disposto a fare sconti. Votarlo non significa accettare tutto. Veltroni penso lo sappia bene.
Io sono per accettare questa sfida, la vedo più vicina alle mie aspettative, più aperta sui temi che mi stanno a cuore. La via più percorribile per arrivare alla meta. Anzi l'unica percorribile.





Invito tutti a riguardare questo video. L'Osteria Italia è già pronta per l'inaugurazione...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono molto d'accordo con te. Io non riesco a dimenticare. Un voto contro Berlusconi è importante anche se la motivazione è solo questa, ma non è solo questa. La politica nel voto si gioca con le carte che sono in campo... Il non-voto è una carta a tutti gli effetti, sceglierla vuol dire sì esprimere il proprio dissenso alla politica, ma nei fatti vuol dire mandare al governo Berlusconi e la sua bamda. Veltroni ha fatto male a tralasciare alcuni argomenti, non è stato coraggioso e perdrà i voti di chi si aspettava qualcosa di più da lui, ance se ho il sospetto che comunque li avrebbe persi. Io lo voterò, credo che sarà importante continuare la politica anche al di là del voto nei movimenti che oggi non esistono più tanto. Se almeno chi non vota si impegnasse a portare avanti i diritti come negli anni '60... ma mi sembra che ci sia il nulla... Giulia

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
mariad ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

MARIA IO NON HO SCRITTO QUEL COMMENTO

Anonimo ha detto...

MARIA IO NON HO SCRITTO QUEL COMMENTO

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Carissima Mariad

Il co mmento numero 2 non l'ho scritto io

L'anonimo quello in neretto dopo e questo sono miei

D'ora in avanti io postero da te commenti solo in azzurro quindi diffida dal tuo post prossimo che farai dei commenti in neretto a mio nome

Ciao
Daniele

mariad ha detto...

ok daniele ci starò attenta