lunedì 19 gennaio 2009

Parole al vento

Parole vuote di significato perchè non hanno più la storia dentro.
Tra urla e infamie emergono le buone ragioni...
Ognuno ha le sue, poco importa chi ha torto o chi ha ragione davvero, non ci sono limiti, tutto si può dire perchè tutto è vero.
I morti del passato, le lotte per la conquista di diritti sacrosanti, il sangue sparso a piene mani diventano dei film, dei reality show, dei romanzi d'appendice.

Israele e Palestinesi hanno una storia, ma cosa conta? In questo marasma di parole che incretinisce chiunque, la storia è inesistente... conta di più il clamore suscitato da una lite televisiva dove due giornalisti di rango hanno platealmente fatto la loro corrida, incornandosi a vicenda, due tori nell'arena. Senza torero.

Le parole vuote di significato automaticamente svuotano anche il diritto sacrosanto, uccidono di nuovo i morti del passato, uccidono la Storia.




7 commenti:

Anonimo ha detto...

bla, bla, bla, ci manchi!
:@ duccio

Anonimo ha detto...

forza ISRAELE. Popolo eletto

adriano ha detto...

Le parole sono pietre... e fanno ancora più male quando sono vuote...Al signore del popolo eletto invece gli comunico che hanno cambiato la legge è passata la proporzionale con il diritto di siedere nell'umanità anche con lo 0,00000000001 dei suffragi... quindi il suo popolo è costretto a sedere negli scranni anche con i marocchini, i palestinesi, gli eschimesi (anche loro sono eletti),i lettoni, i cinesi e pure i napoletani!!!!

mariad ha detto...

x anonimo
il popolo eletto è quello ebraico, non necessariamente residente in Israele. Secondo la Bibbia...

x adriano
certo che fanno male ma proprio perchè non hanno più significato, almeno per me.
La Parola ha un grande valore evocativo, la nostra stessa religione si regge sul Verbo. Ma quando dal Verbo si passa alla Babele ogni discorso diventa fine a sè stesso e si entra in un gran casino

mariad ha detto...

duccio carissimo anche voi, tanto
ma bisogna fare delle scelte, anche se costano
un saluto col cuore

adriano ha detto...

Non mi riferivo alla religione sono uscito fuori tema è una mia riflessione di un mio periodo che preferisco molto più la parola scritta ( come i Verbi perlatro che essendo scritti evitano la babele ) in quanto più metabolizzata e cercata che quella pronunciata e leggermente più "irrazionale" sto applicando questa regola anche in uffico....

mariad ha detto...

oggi cè inflazione pure di parole scritte. anche il web è un casino
nella mia posta arrivano continuamente mail di tutti i tipi e da tutti i partiti e ognuno espone il suo punto di vista. Questo dovrebe essere segno di democrazia, ma quando ciò che è vero non si distingue più da ciò che è falso perchè tutto passa nel tritacarne dei media ignorando storia e cultura mi sembra di subire una specie di tirannia dell'informazione.

Nemmeno io volevo riferirmi solo alla religione, fcevo un esempio per spiegare cosa inendevo per parole senza storia dentro che per questo perdono senso e significato.
Israele e Palestinesi hanno una storia, ma una stronza come l'annunziata riduce tutto a una diatriba in diretta tv e il sangue sparso che si è visto poco prima e la storia di un popolo defraudato di tutto passano in secondo piano. Ecco, questo per me significa svuotare le parole e la storia, significa passare dal verbo alla babele.